In molti contesti industriali, l’uso di materiali ferrosi come l’acciaio presenta dei limiti quando si devono soddisfare requisiti tecnici specifici. È in questo scenario che i fili non ferrosi assumono un ruolo centrale, grazie a proprietà come l’elevata conducibilità elettrica, la resistenza alla corrosione e l’assenza di magnetismo.
In questo articolo esaminiamo le principali tipologie di fili non ferrosi utilizzati nell’industria, le loro caratteristiche funzionali e le normative che ne regolano la produzione e l’utilizzo.
Il termine "non ferroso" si riferisce a metalli e leghe che non contengono ferro come componente principale. Di conseguenza, presentano comportamenti fisico-meccanici molto differenti rispetto agli acciai convenzionali.
Principali proprietà tecniche:
Elevata conducibilità elettrica e termica (rame, alluminio)
Stabilità in presenza di umidità e agenti chimici (bronzo, ottone)
Leggerezza (alluminio), ideale per applicazioni dove il peso è un fattore critico
Ottima formabilità a freddo, essenziale nei processi di imbutitura o piegatura
Questi materiali vengono selezionati per la loro funzionalità, affidabilità e prestazioni specifiche in base all’ambiente di applicazione previsto.
Rame (Cu-ETP, Cu-OF)
Norma: EN 13602
Utilizzato per l’eccellente conducibilità elettrica (fino al 100% IACS)
Il Cu-OF (rame privo di ossigeno) è ideale per ambienti dove è critica l’ossidazione superficiale (es. saldatura, alto vuoto)
Impiegato in: bobine elettriche, componenti elettronici, connettività industriale
Ottone (CuZn37, CuZn38Pb2, CuZn39Pb2)
Norma: EN 12166
Lega di rame e zinco, con o senza piombo
Indicato per applicazioni che richiedono buona lavorabilità, resistenza meccanica moderata e resistenza alla corrosione
Utilizzato in: raccordi, valvole, elementi decorativi, componenti torniti
Bronzo (CuSn6, CuSn8)
Norma: EN 12166
Offre elevata resilienza, elasticità e stabilità dimensionale
Adatto a: molle piatte, contatti elettrici, meccanismi di precisione
Alluminio e Leghe (1050A, 2024, 5754, 6082, 7075 ecc.)
Norma: EN 573-3
Leggero, con buona resistenza specifica e comportamento stabile in ambienti aggressivi
Utilizzato in: scambiatori di calore, strutture leggere, componenti HVAC, industria alimentare e chimica
I fili non ferrosi sono prodotti in conformità alle seguenti normative internazionali:
EN 13602: rame per applicazioni elettriche
EN 12166: ottone, bronzo e altre leghe di rame
EN 573-3: leghe di alluminio
Lo stato metallurgico può variare da ricotto a temprato (molla), in base all’uso richiesto.
Formati disponibili:
Filo tondo, piatto, quadrato o profilato su disegno
Fornitura in rotoli, bobine (in plastica o metallo) o barre raddrizzate
Rame – Trasformatori, elettronica di potenza, connettori
Ottone – Valvole, raccordi, elementi decorativi, fissaggi
Bronzo – Clip, molle, contatti elettrici
Alluminio – Sistemi HVAC, strutture leggere, scambiatori, industria chimica
La scelta del materiale giusto dipende non solo dall’ambiente di utilizzo, ma anche dal metodo di produzione e dalle condizioni di esercizio finali (temperatura, fatica, corrosione, ecc.).
In un panorama industriale dove l’ingegneria dei materiali è sempre più specializzata, comprendere il comportamento tecnico dei metalli non ferrosi è essenziale per prendere decisioni informate.
Il filo non ferroso rappresenta una soluzione efficace in contesti dove gli acciai standard non sono sufficienti – dalla trasmissione elettrica alla precisione meccanica fino alla leggerezza strutturale.
Conoscere le loro proprietà e le normative di riferimento è la chiave per integrarli con successo nei processi industriali più esigenti.